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Aforismi e citazioni di Wolfgang Amadeus Mozart

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Aforismi e citazioni di Wolfgang Amadeus Mozart

 

Troppo per quel che faccio, troppo poco per quel che potrei fare.

La gente si profonde in complimenti e tutto finisce lì. Mi si prenota per questo o per quel giorno; io suono, mi sento dire: – Oh, c’est un prodige, c’est inconcevable, c’est étonnant! – E buona notte.

Voi sapete che in quasi tutte le arti sono stati i tedeschi ad eccellere di più. Ma dove hanno trovato la loro fortuna? In Germania, certamente no!

Non so scrivere in modo poetico: non sono un poeta. Non so distribuire le frasi con tanta arte da far loro gettare ombra e luce: non sono un pittore. Non so neppure esprimere i miei sentimenti e i miei pensieri con i gesti e con la pantomima: non sono un ballerino. Ma posso farlo con i suoni: sono un musicista.

Quando si tratta di beffarmi di qualcuno, non posso resistere.

Io sono un compositore e sono nato per fare il maestro di cappella. Non devo e non posso seppellire in questo modo il mio talento di compositore, quel talento di cui il buon Dio mi ha così generosamente dotato.

Ci sono gli invidiosi, ma quando viene il momento sono costretti a dire la verità. L’onestà ha l’ultima parola.

Eh sì, così vanno le cose a questo mondo, uno ha i soldi e l’altro ha la borsa.

Pensano che, essendo piccolo e giovane, da me non possa venire niente di grande.

È solo il momento che ignoriamo, ma ciò non mi fa paura: quando Dio lo vorrà, anch’io lo vorrò.

Sono un giovane che può sbagliare, come tutti, ma a mia consolazione posso dire che magari lo facessero tutti così poco come me.

Mi dispiace vedere che lei fa più affidamento sui pettegolezzi e le sciocchezze di altre persone che non su di me e che, anzi, non ha alcuna fiducia in me. Le garantisco però che questo non mi turba; che scrivano pure fino a diventare ciechi e lei creda pure loro, se così le piace, ma io non cambierò di un capello.

La nostra ricchezza muore con noi, poiché l’abbiamo tutta nella nostra testa e nessuno potrà sottrarcela, a meno che non ci taglino la testa e allora. . . non ci occorre più nulla.

Viviamo in questo mondo per imparare e per illuminarci l’un l’altro.

Subito dopo Dio, viene Papà.

Quando ci si è svuotati, la vita torna a sorridere.

Contro il caso non si può fare nulla e solo Dio può prevedere il futuro.

Ti prego, fidati di me assolutamente e non pensare mai che ti dimenticherò. Ricorda che non sempre le cose vanno come si vuole, o quantomeno non esattamente.

Ogni tanto ho qualche crisi di malinconia, ma le supero con la massima facilità grazie alle lettere, quelle che scrivo e quelle che ricevo: mi ridanno coraggio. Stia comunque certo che non mi succede mai senza una ragione. Spesso mi chiedo se vale la pena di vivere. Non sono né caldo, né freddo e non trovo piacere in nulla.

Non credo che l’opera italiana si sosterrà molto ed io m’attengo alle tedesche. Anche se mi costan più fatica, mi è più simpatico. Ogni nazione ha la sua opera: perché noi tedeschi non dovremmo averla? Non si può forse cantare in tedesco come in francese e in inglese?

Della salvezza della mia anima non preoccupatevi.

Morte, amica sincera e carissima dell’uomo. La sua immagine non solo non ha per me nulla di terrificante, ma mi appare addirittura molto tranquillizzante e consolante! E ringrazio il mio Dio di avermi concesso la fortuna di procurarmi l’occasione di riconoscere in essa la chiave della nostra vera felicità.

Tre cose sono necessarie per un esecutore: l’intelligenza, il cuore, le dita.

Ogni mattina i raggi del sole scacciano la notte.

Forse lei sul mio conto immagina cose inesatte. Il mio difetto principale è che in apparenza non agisco mai sempre come dovrei.

 

un autore a caso

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