Aforismi e citazioni di Rainer Maria Rilke
Aforismi e citazioni di Rainer Maria Rilke
Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?
Amare è durare.
È difficile il nostro compito, quasi tutto ciò che è serio è difficile, e tutto è serio.
L’esperienza artistica è così incredibilmente prossima a quella sessuale, alle sue pene e ai suoi piaceri, che i due fenomeni non sono in realtà che forme diverse di una identica brama e beatitudine.
Le opere d’arte sono sempre il frutto dell’essere stati in pericolo, dell’essersi spinti, in un’esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare.
I dolori sono ignoti, l’amore non si impara, l’ingiunzione che ci chiama ad entrare nella morte rimane oscura. Solo il canto sulla terra consacra e celebra.
È questo in fondo l’unico coraggio che si richieda a noi: essere coraggiosi verso quanto di più strano, prodigioso e inesplicabile ci possa accadere.
Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone? In che modo un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo del pipistrello? Pertanto fin da bambino credo di aver pregato soltanto per la mia difficoltà, che mi fosse concessa la mia e non, per errore, quella del falegname, o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia difficoltà voglio riconoscermi.
Appena un artista ha trovato il vivo centro della sua attività, nulla per lui è così importante come mantenervisi: il suo posto non è mai, neanche per un attimo, accanto allo spettatore e al critico.
Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.
L’amore è questo: che due solitudini si proteggano a vicenda, si tocchino, si salutino.
Il bello è solo l’inizio del tremendo.
L’amore è l’occasione unica di maturare, di prendere forma, di diventare in noi stessi un mondo.
Se non opposi resistenza all’amata, fu perché tra tutte le forme con cui un uomo si impadronisce di un altro, la sua soltanto, irresistibile, mi parve avere una giustificazione.
Ma dimmi, chi sono quei randagi eterni, quei fuggitivi un poco più di noi, che assilla e torce ? e non si sa perché ? sin dall’infanzia prima, un volere implacabile e tremendo?
Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che sia accaduto.
Un buon matrimonio è quello in cui ciascuno dei due nomina l’altro custode della sua solitudine.
Le opere d’arte sono di una solitudine infinita, e nulla può raggiungerle meno della critica.
Chi crea deve essere un mondo per sé e in sé trovare tutto, e nella natura sua compagna.
Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.
un autore a caso