Aforismi e citazioni di Paul Valery
Aforismi e citazioni di Paul Valery
Voglio ciò che voglio.
Guardando bene, ci si rende conto che nel disprezzo v’è un poco di segreta invidia.
Fra due parole bisogna scegliere la minore.
Se vuoi vedere i tuoi sogni realizzati, svegliati.
Il pittore non dovrebbe dipingere quello che vede, ma quello che sarà visto.
Un consiglio ai potenti: se qualcuno ti lecca le scarpe, mettigli il piede addosso prima che cominci a morderti.
Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze.
Le obiezioni nascono spesso semplicemente dal fatto che chi le fa non è stato lui a trovare l’idea che attacca.
La stupidità regna ovunque, ma non governa in nessun posto.
Una poesia non è mai finita, è solo abbandonata.
Le grandi virtù dei tedeschi hanno creato più mali di quanti vizi abbia mai creato l’odio.
La coscienza regna, ma non governa.
L’uomo alla superficie è soltanto l’uomo. Non appena gli si leva la pelle, e lo si disseziona, si scopre la macchina.
L’io è detestabile, ma si tratta di quello degli altri.
La politica è l’arte di impedire alla gente di inpicciarsi di quello che la riguarda.
Si parla volentieri di ciò che si ignora.
Siamo tutti condannati a diventare noiosi.
Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.
Se non puoi demolire un ragionamento, almeno puoi demolire il ragionatore.
Il vero snob è colui che non vuole ammettere di annoiarsi quando si annoia e di divertirsi quando si diverte.
Bisogna essere leggeri come gli uccelli e non come le piume.
Trovare non è niente. Il difficile è aggiungere a se stessi quello che si trova.
Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi.
Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.
La giovinezza è un tempo durante il quale le convenzioni sono, e devono essere, mal comprese. o ciecamente combattute o ciecamente ubbidite.
C’è uno stupido dentro di me. Devo approfittare dei suoi errori.
Se l’io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un’atroce ironia.
un autore a caso