Aforismi e citazioni di Lucio Anneo Seneca
Aforismi e citazioni di Lucio Anneo Seneca
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Punizione per alcuni, per altri un dono e per molti, un favore.
Il destino guida chi lo segue, trascina chi si ribella.
Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani.
Nullius boni sine socio iucunda possessio est.
Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla.
Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta.
Non è perchè le cose sono difficili che non osiamo, è perchè non osiamo che sono difficili.
Manus manum lavat.
Una mano lava l'altra.
Si vis amari, ama.
Se vuoi essere amato, ama.
Si può capire il carattere di una persona dal modo in cui accoglie le lodi.
Non è mai poco quello che è abbastanza.
Frangar, non flectar.
Mi spezzerò ma non mi piegherò.
La morte pareggia tutto.
In qualsiasi genere di vita troverai diletti, svaghi e piaceri se saprai render leggeri i tuoi mali invece che renderli odiosi.
Ti indicherò un filtro senza incantesimi, senza erbe, senza le formule di alcuna maga: se vuoi essere amato, ama.
La vita è lunga se è piena.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
La solitudine è per lo spirito, ciò che il cibo è per il corpo.
Dio ha posto la vita su un piano inclinato.
Sono pochi quelli che decidono saggiamente su se stessi e sulle proprie cose. Tutti gli altri, a somiglianza degli oggetti che galleggiano nei fiumi, non vanno da sé, ma sono trasportati.
Non si scoprirebbe mai niente se ci si considerasse soddisfatti di quello che si è scoperto.
Le difficoltà rafforzano la mente e la fatica il corpo.
Ogni crudeltà nasce da durezza di cuore e debolezza.
La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.
Non é vero che abbiamo poco tempo: la verità é che ne perdiamo molto.
Non c'è cosa tanto avversa in cui un animo giusto non sappia trovare qualche consolazione.
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Spesso è inutile e vana la volontà non di chi intraprende cose facili, ma di chi vuole che siano facili le cose che ha intraprese.
Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
I dolori leggeri concedono di parlare; i grandi dolori rendono muti.
Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente.
Gli Dei vendicatori seguono da presso l'arrogante.
Le ricchezze in mano al sapiente servono, in mano ad uno stolto comandano.
Tu vorresti insegnarmi come conservare i miei beni e la mia condizione; ma io desidererei piuttosto imparare come potrei perderli ed essere ugualmente felice.
Se volete non aver paura di nulla, dovete credere che tutto possa farvi paura.
Continua ciò che hai cominciato e forse arriverai alla cima, o almeno arriverai in alto ad un punto che tu solo comprenderai non essere la cima.
Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in sé stesso una vita.
Da un grande uomo c'è qualcosa da imparare anche quando sta zitto.
Cui prodest scelus, is fecit.
Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.
Vuoi ottenere la vera libertà? Renditi schiavo della filosofia.
Quando insegnano, gli uomini imparano.
Fortuna fortes metuit, ignavos premit.
La fortuna teme i forti e opprime i deboli.
Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.
Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.
Non per la scuola, ma per la vita s'impara.
Nullum magnum ingenium mixtura demientiae fuit.
Non c'è mai grande ingegno senza una vena di pazzia.
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
La vita senza una meta, è un vagabondaggio.
L'amore non può coesistere con il timore.
La vita è abbastanza lunga per chi, come il saggio, sa vivere intensamente ogni istante. A lamentarsi della brevità della vita è invece lo stolto, poiché, in realtà, egli non domina le cose ma ne è dominato e vive in una condizione di perenne alienazione: egli non è padrone di se, né del suo tempo e paradossalmente giunge spesso alla fine della sua vita senza aver realmente vissuto.
Capita che un agire ponderato conti più di un pensare assennato.
Nemo quam bene vivat, sed quam diu, curat, cum omnibus possit contingere, ut bene vivant, ut diu, nulli.
Nessuno si preoccupa di una vita virtuosa, ma pensa solo a quanto tempo potrà vivere. Tutti possono vivere bene, nessuno ha il potere di vivere a lungo.
Godi del presente, non dipendere dal passato.
Omnia mea mecum porto.
Tutto quello che è mio lo porto con me.
(detto anche "All that's mine I carry with me" e "Alles trage ich bei mir, was ich besitze")
Non sono né gli anni né i giorni a farci vivere a lungo, ma l'animo.
Il linguaggio della verità è semplice.
Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
La vita più breve e più tormentata è quella di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente e temono il futuro.
Non per la scuola ma per la vita s'impara.
Non c'è vento favorevole per chi non sa in che porto vuole andare.
Ma quando si parla della vita felice, non mi puoi rispondere come per le votazioni: "la maggioranza sta da questa parte". Infatti è la parte peggiore. Per le faccende umane non funziona così bene: le cose migliori sono sgradite ai più. La folla è la peggiore conferma. [...] Non credo alle apparenze. Ho uno strumento migliore degli occhi e più affidabile che mi permette di distinguere il vero dal falso: il bene dell'animo deve trovarlo l'animo.
Di grossi guai è la credulità. Spesso non dovremmo neppure prestare ascolto, perché in certi casi è meglio essere ingannati che diffidenti. Sgombriamo l'animo nostro da sospetti e congetture, stimoli assai ingannevoli: "Quel tale mi ha salutato con poca cortesia; colui non ha ricambiato il mio bacio; l'altro ha troncato di colpo ciò che stava dicendo; un altro non m'ha invitato a cena; lo sguardo di un altro ancora mi è parso un po' ostile". Al sospettoso non mancheranno mai indizi: dobbiamo essere schietti e prendere le cose dal lato buono. A meno che una cosa non capiti sotto gli occhi e non sia evidente, non dobbiamo credere a nulla, e ogni volta che i nostri sospetti risulteranno infondati, rimproveriamoci d'essere stati creduli; questo castigo ci abituerà a non credere su due piedi.
La ragione dà tempo a entrambi i contendenti, quindi chiede un rinvio anche per se stessa, per avere il tempo di appurare la verità: l'ira ha fretta. La ragione vuol pronunciare un verdetto giusto, l'ira vuole che sembri giusto il verdetto che ha pronunciato. La ragione valuta unicamente la questione di cui tratta, l'ira si lascia impressionare da cose futili ed estranee alla causa.
Certo, finché vaghiamo a caso, senza seguire una guida ma il clamore discorde di chi chiama da ogni parte, la vita si consumerà, resa breve dagli errori, anche se giorno e notte ci daremo da fare con le migliori intenzioni. Decidiamo, allora, dove vogliamo andare e per quale via ma non senza un esperto che già conosca la strada che cominciamo a percorrere, perché certo non è come negli altri viaggi dove, se si è individuato il percorso e si chiedono informazioni agli abitanti, non si può sbagliare. In questo caso, invece, proprio le strade più battute e frequentate ci traggono in inganno. Soprattutto bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perché non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti.
Rifletterai piuttosto che non ci si deve adirare con gli errori. È possibile che ci si adiri con chi al buio ha un passo poco sicuro? Con i sordi che non sentono gli ordini? Con i bimbi che non si curano dei loro doveri e guardano gli svaghi e i giochi sciocchi dei coetanei? Ci si può mai adirare con le persone malate, vecchie, stanche? Fra gli altri svantaggi della condizione umana c'è anche la nebbia che offusca le menti, e non solo la necessità di peccare, ma anche l'amore per i peccati. Per non arrabbiarsi con i singoli bisogna perdonare a tutti e concedere indulgenza al genere umano.
Per questo bisogna mirare alla libertà. E c'è un solo modo per ottenerla: l'indifferenza verso la sorte. Allora nascerà quel bene inestimabile, la pace di una mente sicura e l'elevatezza morale e una gioia grande e imperturbabile che deriva dalla conoscenza del vero e dall'assenza di paure e una grande serenità. [...] Ora, nessuno può dirsi felice se sta fuori dalla verità. Dunque è beata la vita che si basa costantemente su un giudizio retto e fermo. È allora infatti che la mente è pura, libera da ogni male, capace di sottrarsi sia alle ferite sia alle graffiature, decisa a restare dove si trova e a difendere la sua posizione anche contro le avversità e le persecuzioni della sorte. [...] È felice dunque chi giudica rettamente. È felice chi è contento della sua condizione, qualsiasi essa sia, e gode di quello che ha. È felice chi affida alla ragione la condotta di tutta la sua vita.
Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
La vita è come un racconto; importa non tanto la lunghezza, quanto il suo valore.
È dunque felice una vita consona alla propria natura. Questo può accadere solo se, prima di tutto, la mente è sana anzi nel pieno possesso delle sue facoltà, se è veramente forte, decisamente paziente, adattabile alle circostanze, attenta al corpo e a tutto ciò che lo riguarda ma senza ansie, amante dei vantaggi che migliorano la qualità della vita ma con distacco e pronta a servirsi dei doni della sorte senza diventarne schiava. Capisci da te, anche se non aggiungo altro, che ne deriva una serenità durevole e la libertà, se si sono rimosse le cause dell'irritazione o del timore.
Essere sempre fortunato e trascorrere la vita senza il morso del dolore significa ignorare l'altra faccia della natura. Sei un uomo grande: ma come faccio a saperlo, se la fortuna non ti offre la possibilità di mostrare il tuo valore? Hai gareggiato alle Olimpiadi, ma senza concorrenti: hai la medaglia, non la vittoria; non mi rallegro come con un uomo forte, ma come uno che ha ottenuto il consolato o la pretura: ti hanno fatto un onore. Lo stesso posso dire all'uomo buono, se una circostanza difficile non gli ha dato un'occasione in cui mostrare la sua forza d'animo: "Ti reputo infelice, perché non sei mai stato infelice. Hai trascorso la vita senza avversari; nessuno saprà quel che potevi, neppure tu stesso". C'è bisogno di una prova per conoscersi; nessuno sa quel che può se non sperimentandosi.
Non fidarti della momentanea bonaccia: fa presto il mare ad agitarsi.
Senza un avversario la virtù marcisce.
Spesso un piccolo dono produce grandi effetti.
Se volete evitare il timore, pensate che bisogna temere ogni cosa.
Che giovano a quell'uomo ottant'anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita; né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.
Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti.
Le donne hanno tutto il diritto di fingere di non pensare.
Gode maggiormente delle ricchezze chi meno ne sente il bisogno.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Godiamo intensamente le gioie dell'amicizia, perché è incerto quanto essa possa durare.
Desines timere si desines sperare.
Smetterai di temere quando avrai smesso di sperare.
Ma se sei uomo, ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce.
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere.
Giammai sarai felice finché ti tormenterai perché un altro è più felice.
Sacra è la voce del popolo.
Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo.
Impares nascimur, pares morimur.
Nasciamo diversi, moriamo uguali.
Non esiste alcun bene duraturo all'infuori di quello che l'animo trova dentro di se.
Che c'è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile?
Ritieniti felice allorché ogni tua gioia nascerà da te stesso.
Chi è temuto, teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della paura degli altri.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
Siamo tutti schiavi dello stesso destino; se uno nasce, deve morire.
Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare.
Non puoi sfuggire al destino, puoi solo vincerlo.
Comandare non significa dominare ma compiere un dovere.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Anche da un piccolo corpo può uscire uno spirito veramente forte e virtuoso.
Entro i confini del mondo non vi può essere esilio di sorta: nulla infatti che si trovi in questo mondo è estraneo all'uomo.
Il miglior rimedio dell'ira è il soprassedere.
Non si compie un'azione virtuosa in vista di un premio, il premio stà nell'averla compiuta.
Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell'ultima ora che ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre.
Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
Non credere che si possa diventare felici procurando l'infelicità altrui.
I mali che fuggi sono in te.
L'amore è un'amicizia impazzita.
Non è mai poco quello che è abbastanza.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Lunga è la via dell'insegnare per mezzo della storia, breve ed efficace per mezzo dell'esempio.
Ciò che consideri una vetta è soltanto un gradino.
Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.
Nessuno può durar a lungo a portare una maschera.
L'impedimento principale al nostro sviluppo è che ci sentiamo troppo presto e facilmente contenti di noi.
Ora, se tu chiedessi ad un ottantenne: "Quanti anni hai?", lui subito ti risponderebbe: ottanta!
Ma se tu insistessi, o fanciullo, e gli chiedessi di togliere dai suoi anni il tempo trascorso a compiacere amici e parenti, ad obbedire ai capi, a lavorare, a far denaro, a studiare, ad odiare e ad amare, e gli dicessi: quanto è il tempo rimasto per te?
Ebbene quel vecchio si ccorgerebbe di avere più o meno l'età di un lattante!
Che breve non è la vita, ma quella che viviamo!
Perché piangere su alcuni aspetti della vita quando tutta la vita ci induce a piangere?
Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.
Per aspera ad astra.
Attraverso le asperità, alle stelle.
Non deviare dalla natura e il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Il mondo è eterno, ma le sue singole parti non sono sempre uguali.
Qui auget scientiam, auget et dolorem.
Quando aumenta il sapere, aumenta il dolore.
La filosofia non respinge né preferisce nessuno: splende a tutti.
La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione.
Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere.
La violenza ha le proprie radici nella debolezza.
Nemo sapientiam paupertate damnavit.
Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est, quod acturi sumus dubium, quod egimus certum.
La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo.
Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.
Nulli necesse est felicitatem cursu sequi.
Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo.
Le idee migliori sono proprietà di tutti.
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.
La libertà è l'affrancamento dalle passioni.
Qualche volta anche il far qualche pazzia non dispiace.
Niente costa di più di ciò che si è comperato con le preghiere.
L'applauso della folla è la prova dell'empietà di una causa.
L'unico tempo certo è quello passato.
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Scrivo cose che possano servire loro; affido alle mie pagine consigli salutari, come se fossero ricette di medicamenti utili; ne ho sperimentata l'efficacia sulle mie ferite che non sono guarite completamente, ma almeno non si sono diffuse.
... Che non ti manchi mai la gioia, anzi che ti nasca in casa; e nascerà, purché essa sia dentro a te stesso. Le altre forme di contentezza non riempiono il cuore, sono esteriori e vane. È lo spirito che dev'essere allegro ed ergersi pieno di fiducia al di sopra di ogni evento. Credimi, la vera gioia è austera.
Abbiamo i vizi degli altri davanti ai nostri occhi, e i nostri dietro le nostre spalle.
[...] se uno ha successo, lo circonda una folla di amici, mentre rimane solo se cade in disgrazia: gli amici fuggono al momento della prova; per questo ci sono tanti esempi infami di persone che abbandonano l'amico per paura, e di altre che per paura lo tradiscono. L'inizio e la fine fatalmente concordano. Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell'amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l'amicizia stessa.
Tra chi ha un amico e chi lo cerca c'è differenza, come tra il contadino che miete e quello che semina.
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
Questo non lo calcolo come pagamento: ti restituisco un bene già tuo. Stammi bene.
[...] Il saggio è autosufficiente; e tuttavia, egli vuole avere un amico, un vicino di casa, un compagno di vita.
Possono intervenire molti fattori per cui un pericolo vicino oppure ormai prossimo si ferma o cessa o piomba addosso a un altro; spesso in un incendio si è offerta una possibilità di fuga; qualcuno è uscito illeso da un crollo; a volte la spada è stata ritirata proprio al momento dell'esecuzione; altri è sopravvissuto al suo carnefice. Anche la sfortuna è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio.
La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l'ultima morte.
Solo il saggio è contento delle cose sue; gli sciocchi, invece, sono tormentati dal disgusto di se stessi.
Noi siamo l'uno per l'altro un teatro sufficientemente grande.
Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.
L'uomo più potente è quello che è padrone di se stesso.
Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Compra solo ciò che è necessario, perché ciò che non è necessario anche se costa solo un centesimo, è molto caro.
Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare tutti.
Alla morte pensaci, per non temerla mai.
Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!
Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
Non è vero che abbiamo poco tempo, abbiamo troppo tempo che non riusciamo ad utilizzare...
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Non c'è gioia per chi procura l'infelicità altrui.
È l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi.
Dum differtur, vita transcurrit.
Mentre si rinvia, la vita passa.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta.
La gloria insegue preferibilmente quelli che la sfuggono.
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
Noi, assai dissennati, crediamo che essa, sia uno scoglio, mentre è un porto, delle volte da cercare, ma mai da rifuggire, nel quale se qualcuno è spinto nei primi anni, non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente.
Breve è la vita che viviamo davvero. Tutto il resto è tempo.
Neve similis malis fias, quia multi sunt. Neve inimicus multis, quia dissimiles sunt.
Non devi farti simile ai malvagi perché sono molti, ne farti nemico ai molti perché sono diversi da te.
Non est quod timeas ne operam perdideris, si tibi didicisti.
Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.