Aforismi e citazioni di Leo Longanesi
Aforismi e citazioni di Leo Longanesi
I buoni sentimenti promuovono sempre ottimi affari.
La fantasia è la figlia diletta della libertà.
Il tempo di trascorrere il tempo, è l’arte di non inseguirlo.
Non datemi consigli! So sbagliare da solo.
Sono un conservatore in un paese come l’Italia in cui non c’è niente da conservare.
La virtù affascina, ma c’è sempre in noi la speranza di poterla corrompere.
I difetti degli altri assomigliano troppo ai nostri.
L’ironia è il pudore della mia coscienza.
La nostra ricchezza è il disordine, che poi è anche la nostra miseria.
Non bisogna appoggiarsi troppo ai principi perché poi si afflosciano.
Due stupidi sono due stupidi. diecimila stupidi sono una forza storica.
La nostra vita è un test. Se fosse una vita vera ci direbbero dove andare e che cosa fare.
L’intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
La quiete mi annoia, l’inquietudine mi irrita. Cerco una via di mezzo, ma la cerco dove sono sicuro di non trovarla.
Esistono tipi che assumono una personalità soltanto al telefono.
L’amore è l’attesa di una gioia che, quando arriva, annoia.
Se c’è una cosa in Italia che funziona è il disordine.
I ricordi sono come i sogni: si interpretano.
La noia segue l’ordine e precede le bufere.
Un’idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione.
L’arte è un appello al quale molti rispondono senza essere chiamati.
Il contrario di quel che dico mi seduce come un mondo favoloso.
Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.
L’esperto è un signore che, a pagamento, ti spiega perché ha sbagliato l’analisi precedente.
La libertà tende all’obesità.
È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità.
L’Italia è un paese abitato da un popolo buono a niente e quindi capace di tutto.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Si attende qualcosa di nuovo, con la certezza che nulla può sembrarci ancora nuovo.
Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.
Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.
È così egocentrico che se va a un matrimonio vorrebbe essere la sposa e a un funerale il morto.
La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: "Ho famiglia. "
Non comprate quadri moderni, fateveli in casa.
un autore a caso