Aforismi e citazioni di Jorge Luis Borges
Aforismi e citazioni di Jorge Luis Borges
È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.
La notte ci piace perchè, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
Il reale è quello che vede la maggioranza.
Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile.
La gloria è una forma d’incomprensione, forse la peggiore.
La vita stessa è una citazione.
Il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza.
Ho conosciuto l’incertezza: una condizione sconosciuta ai greci.
La felicità è il fine di se stessa.
É indiscutibile, per quanto misterioso, che la persona che concede un favore risulta in qualche modo superiore a quella che lo riceve.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.
Il lavoro creativo è sospeso tra la memoria e l’oblio.
La Biblioteca perdurerà: illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, inutile, incorruttibile, segreta. Aggiungo: infinita.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino. Un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Il vantaggio di avere degli imitatori è che alla fine essi operano una guarigione di te stesso.
L’opera che perdura è sempre capace di un’infinita e plastica ambiguità; è tutto per tutti; è uno specchio che svela tratti del lettore ed è insieme una mappa del mondo.
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l’uomo sa per sempre chi è.
L’arte vuol sempre irrealtà visibili.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell’Universo.
Chi dice che l’arte non deve propagandare dottrine si riferisce di solito a dottrine contrarie alle sue.
La maggior parte dei conflitti che ci angustiano fa pensare alla lotta tra due calvi per un pettine.
Io sono stato Omero; tra breve sarò Nessuno, come Ulisse; tra breve sarò tutti: sarò morto.
Essi sapevano che in un tempo infinito ad ogni uomo accadono tutte le cose. Per le sue passate o future virtù, ogni uomo è creditore di ogni, ma anche di ogni tradimento, per le sue infamie del passato e del futuro. Visti in tal modo tutti i nostri atti sono giusti, ma sono anche indifferenti. Non esistono meriti morali o intellettuali. Omero compose l’Odissea; dato un tempo infinito, con infinite circostanze e mutamenti, è impossibile non comporre, almeno una volta, l’Odissea.
Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l’umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto. Io sono orgoglioso di quelle che ho letto.
Non andar dietro a una donna, affinché non ti rubi il cuore da testo egizio di circa 3500 anni fa. L’amicizia tra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.
Un buon lettore è raro quanto un bravo scrittore.
Un tempo m’intressò la teologia ma da tale fantastica disciplina e dalla fede cristiana mi sviò per sempre Schopenhauer, con ragioni dirette, Shakespeare e Brahms, con l’infinita varietà del loro mondo.
Essere immortale è cosa da poco: tranne l’uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali.
L’idea di un Dio, un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica.
Ciò che più apprezzo è l’intelligenza, perché l’onestà e il coraggio di una persona a volte non servono per il dialogo.
Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio.
Viviamo in un’epoca molto ingenua; per esempio, la gente compra prodotti la cui eccellenza è vantata dalle stesse persone che li vendono.
La vita è troppo povera per non essere anche immortale.
Un bravo attore non fa mai la sua entrata prima che il teatro sia pieno.
Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.
Avevo compreso da tempo che non c’è cosa al mondo che non sia germe di un Inferno possibile; un volto, una parola, una pubblicità di sigarette potrebbero render pazza un persona, se questa non riuscisse a dimenticarli.
Tutti i libri sono copiati.
L’amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.
un autore a caso