Aforismi e citazioni di Jean De La Bruyere
Aforismi e citazioni di Jean De La Bruyere
La modestia sta al merito come le ombre stanno alle figure in un quadro: gli da forza e risalto.
Ci vuole una grande fortuna per fare fortuna.
Se la povertà è la madre dei delitti, lo scarso ingegno ne è il padre.
La donazione è la parte più difficile: cosa costa aggiungervi un sorriso?
Mi piego ma non mi spezzo.
È piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Nulla costa meno alla passione del mettersi al di sopra della ragione.
Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente: l’abitudine e la novità.
Quelli che impiegano male il loro tempo sono i primi a lamentarsi che passi troppo in fretta.
Quando con certe persone si è fatto il possibile per conquistarle, se la cosa non riesce c’è ancora una risorsa: non fare più nulla.
Le donne sono estreme: o migliori o peggiori dell’uomo.
Nelle donne tutto pepe la pigrizia è un presagio d’amore.
Farsi un nome con un’opera perfetta non è così facile come far valere un’opera mediocre con il nome che ci si è già fatti.
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità.
La vita: uno squarcio di luce che la morte, come una chiusura lampo, fulmineamente richiude.
Ridere degli uomini di buon senso è privilegio degli sciocchi.
Gloria e merito di alcuni e scrivere bene; di altri non scrivere affatto.
Coloro che, senza conoscerci abbastanza, pensano male di noi, non ci fanno torto; non attaccano noi, ma il fantasma creato dalla loro immaginazione.
Finché gli uomini potranno morire, e ameranno vivere, il medico sarà oggetto di ironia, e pagato profumatamente.
Alle donne costa poco dire ciò che non sentono; costa ancor meno agli uomini dire ciò che sentono.
Se la vita è miserabile, è faticoso sopportarla; se è fortunata, è orribile perderla. Una cosa vale l’altra.
L’amore che aumenta a poco a poco e per gradi assomiglia troppo all’amicizia per essere una passione violenta.
Ci sono occasioni nella vita in cui la verità e la semplicità sono il più abile maneggio.
Tutto è tentazione per chi la teme.
Per abitudine si continua a lungo a vedersi e a dirsi con le parole che ci si ama, dop che i modi dicono che non ci si ama più.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente commossi di cose molto più belle.
Percepiamo che inizia l’amore quando diminuisce l’imbarazzo nello stare soli assieme.
Ci sono tre eventi nell’esistenza di un uomo: la nascita, la vita e la morte; e l’uomo che non sa di nascere, muore soffrendo, e si dimentica di vivere.
Il tempo, che rafforza le amicizie, indebolisce l’amore.
Alcuni parlano un istante prima di pensare.
Il tempo e la pazienza possono più della forza o della rabbia.
Al mondo non ci sono che due modi per fare carriera: o grazie alla propria ingegnosità o grazie all’imbecillità altrui.
In amicizia non si può andare lontano se non si è disposti a perdonarsi scambievolmente i piccoli difetti.
In tutto dovremmo guardare al fine.
La generosità consiste meno nel dare molto che nel dare a proposito.
Fare libri è un lavoro da professionisti, come fare orologi.
L’uomo è più fedele all’altrui segreto che al proprio: la donna invece custodisce meglio il proprio segreto che quello degli altri.
Poche donne sono così perfette da far sì che il marito non si penta, almeno una volta al giorno, d’aver preso moglie, o non trovi felice chi non l’ha presa.
La critica spesso non è una scienza; è un mestiere, dove occorrono più salute che spirito, più lavoro che capacità, più abitudine che genio.
Lo schiavo ha un solo padrone: l’ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua fortuna.
Siamo arrivati troppo tardi per dire qualcosa che non sia già stato detto.
L’amore incomincia dall’amore, e dalla più forte amicizia non si riuscirebbe a passare che a un debole amore.
La maggior parte degli uomini spende la prima metà della propria vita a rendere infelice l’altra metà.
La liberalità risiede meno nella ricchezza del dono che nella sua tempestività.
Le persone che non fanno rumore sono pericolose.
Accade talvolta che una donna nasconda a un uomo tutta la passione che prova per lui, mentre lui, dal canto suo, finge per lei tutta la passione che non sente.
Un bigotto è quello che sotto un re ateo sarebbe ateo.
L’amore che nasce di colpo è il più lungo a guarire.
C’è in alcuni uomini una certa mediocrità di spirito che contribuisce a renderli saggi.
L’attitudine alla conversazione non consiste nel mostrarne molta quanto nel suscitarla negli altri.
È più facile vedere un amore estremo che un’amicizia perfetta.
Parlare e offendere, per certe persone, è precisamente la stessa cosa.
Bisogna ridere prima di essere felici, per paura di morire senza aver riso.
Si è più socievoli e di più amabile compagnia grazie al cuore che alla mente.
Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.
L’impossibilità in cui sono di dimostrare che Dio non esiste mi rivela la sua esistenza.
Alcuni in gioventù hanno imparato un certo mestiere, per esercitarne un altro, diversissimo, tutta la vita.
Il suocero ama il genero, ama la nuora; la suocera ama il genero, ma non ama certo la nuora. Tutto è reciproco.
Amore e amicizia si escludono a vicenda.
Soffrire per l’assenza di chi di ama è un bene in confronto a vivere con chi si odia.
Le opere più corte sono le migliori.
La perfidia femminile ha questo di buono, che guarisce dalla gelosia.
Gli uomini, per lo più, adoperano la miglior parte della loro vita a rendere l’altra miserabile.
La vita è una tragedia per quelli che sentono, una commedia per coloro che pensano.
L’inizio e il declino dell’amore si avvertano nell’impaccio che si prova nel trovarsi soli insieme.
Nella pura amicizia c’è un piacere che non possono provare quanti sono nati mediocri.
Ventre affamato non ha orecchie.
Il mestiere della parola somiglia per un verso a quello della guerra: c’è più rischio che in altri, ma la fortuna vi è più rapida.
un autore a caso