Aforismi e citazioni di Jean Cocteau
Aforismi e citazioni di Jean Cocteau
Ci sono verità che si possono dire solo dopo aver ottenuto il diritto di rivelarle.
La tragedia peggiore per un poeta è essere ammirato attraverso una scorretta interpretazione.
Dopo la morte dello scrittore, leggere il suo diario è come ricevere una lunga lettera.
Certo che la fortuna esiste. Se no come potremmo spiegare il successo degli altri?
Un film è una fontana di pensiero pietrificata.
La massa può amare un poeta solo per malinteso.
Un artista non può parlare della sua arte più di quanto una pianta possa discutere di orticoltura.
Quando un’opera sembra in anticipo sul suo tempo, è vero invece che il tempo è in ritardo rispetto all’opera.
È spiacevole invecchiare, perché si rimane giovani nell’animo.
Bisogna essere un uomo vivente ed un artista postumo.
Ciò che il pubblico critica in voi, coltivatelo. Quello, siete voi.
Il verbo amare è uno dei più difficili da coniugare: il suo passato non è semplice, il suo presente non è indicativo e il suo futuro non è che un condizionale.
Se un eremita vive in uno stato d’estasi, la sua mancanza d’agi diventa il benessere supremo: deve abbandonarla.
I critici giudicano le opere e non sanno essere giudicati da esse.
Il poeta è un mentitore che spesso dice la verità.
Cos’è la storia dopo tutto? La storia sono fatti che finiscono col diventare leggenda; le leggende sono bugie che finiscono col diventare storia.
A forza di andare al fondo delle cose, ci si resta.
Il genio è la punta estrema del senso pratico.
L’arte è la scienza resa chiara.
Il tatto consiste nel sapere quanto devi andar oltre per andar troppo oltre.
Il limite estremo della saggezza è ciò che la gente chiama pazzia.
Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spettatore.
Il piacere dei giovani è la disubbidienza: il guaio è che oggi non ci sono più ordini.
un autore a caso