Aforismi e citazioni di Isabella Ferrari
Aforismi e citazioni di Isabella Ferrari
Non trovo giusto demonizzare la bellezza. L’importante è però volere lasciare un segno, essere curiosi, imparare, guardare altrove. Adesso penso di essere stata fortunata, se non mi sono mai montata la testa lo devo alla mia famiglia, a come mi hanno cresciuta. Però sono partita grazie alla bellezza non al talento.
Forse troppi scioglimenti di matrimoni fanno parte del consumismo.
La coca non ti fa sentire la mediocrità che a volte sei costretto a vivere. La mediocrità oggi non è ammessa. Devi adeguarti a un modello prepotente che viene dalla televisione. In questa società tutti hanno bisogno di affermarsi, di non perdere mai.
Non penso che due persone che si amano debbano riuscire a darsi tutto quello di cui hanno bisogno. Mi sono liberata da quell’ideale romantico, portare l’altro per forza a me. Amare l’altro è lasciarlo dove vuol stare. E questo mi piace che sia reciproco. Vedi le sue inadeguatezze, le sue fragilità. lo ami e basta. Naturalmente tutto ciò ha bisogno di tempi di trasformazione, ma è una fase dell’amore, senz’altro più matura, che mi piace forse più della passione. Quando conquisti questa individualità tutto può ancora accadere. Anche il piacere di svegliarsi la mattina e dirselo.
Non voglio mettere al rogo la bellezza, uno può essere bello ma anche pensante, però l’immagine delle ragazzine che ne viene fuori è spaventosa. Penso che un regista bravo dovrebbe cominciare a raccontare tutto questo, proprio come si racconta la camorra.
La coca si trova in un attimo e ovunque. Dietro c’è un mondo criminale, un giro di soldi inimmaginabile. C’è soprattutto il potere delle mafie con costosissime tecnologie, per produrre e distribuire, che danno guadagni enormi. Nonostante gli sforzi della polizia, sarà difficile interrompere questo flusso di guadagno.
C’è moltissima gente che tira normalmente sul lavoro: per fare meglio la segretaria, per operare i pazienti, per trovare il coraggio di fare il vigile del fuoco. C’entra la fragilità dell’uomo, sempre più stressato, c’entrano la solitudine e l’impossibilità di ammettere la sofferenza. E soprattutto la troppa competizione. La coca sembra farti passare la paura del disagio, nascondere il tuo lato debole.
Il segreto in amore per me è mantenere i propri spazi e smettere di avere paura. Ma non lo impari finchè non lo sperimenti sulla tua pelle.
Sento donne dire che il matrimonio è uguale alla morte. Ecco, io non penso sia così. Quando leggo di gelosie, mi dico ma forse io non sono più giovane, perché non ne ho più. Sono in un rapporto molto maturo, di grande amore.
Non penso che due persone che si amano debbano riuscire a darsi tutto quello di cui hanno bisogno. Mi sono liberata da quell’ideale romantico, portare l’altro per forza a me. Amare l’altro è lasciarlo dove vuol stare. E questo mi piace che sia reciproco. Vedi le sue inadeguatezze, le sue fragilità. . . lo ami e basta. Naturalmente tutto ciò ha bisogno di tempi di trasformazione, ma è una fase dell’amore, senz’altro più matura, che mi piace forse più della passione. Quando conquisti questa individualità tutto può ancora accadere. Anche il piacere di svegliarsi la mattina e dirselo.
C’è sempre qualcosa di miracoloso in una storia d’amore, anche se finita.
Devo ammettere una mia totale impossibilità di assumere droghe. Sono troppo sensibile. Al secondo bicchiere di vino già perdo il controllo. E, non amando perdere il controllo, è ovvio che io non posso diventare una potenziale cliente.
Quando stai con una persona da 12 o 13 anni è un po’ come se il rapporto entrasse nell’età dell’adolescenza, senti il matrimonio una fatica, senti la fatica di portare giù i bidoni della spazzatura. Ma l’accettazione di portare giù i bidoni della spazzatura è andare oltre. Perché il problema non è lì. Se non è lì allora è quella cosa che si supera, come l’adolescenza appunto, ma devi dare il tempo anche all’altro di entrare in questa armonia. E allora devi cercare di starci dentro, ti può portare via soltanto un altro grande sentimento. Sennò rischi di scalpitare solo per scalpitare e quindi bruciare tutto.
un autore a caso