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Aforismi e citazioni di Galileo Galilei

galileo galilei

Aforismi e citazioni di Galileo Galilei

 

Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.

Meglio è una piccola verità, che una grande bugia.

Io qui direi quello che intesi da persona ecclesiastica costituito in eminentissimo grado cioè l’intenzione dello Spirito Santo essere di insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il Cielo.

Ridottovi a memoria il detto del Filosofo, che ignorato motu ignoratur natura, giudicate con giusta lanze sig. Rocco, qual de duo modi di filosofare cammini più a segno, o il vostro, fisico puro e semplice bene, o il mio, condito con qualche spruzzo di matematica; e nell’istesso tempo considerate chi più giustamente discorreva, o Platone, nel dire che senza la matematica non si poteva apprender la filosofia, o Aristotele, nel tassare il medesimo Platone per troppo studio della geometria.

Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.

La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, né quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.

Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che ’l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna.

Nelle prove naturali non si deve ricercare l’esattezza geometrica.

Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro.

Non ho mai incontrato un uomo così ignorante dal quale non abbia potuto imparare qualcosa.

Ricordati che dietro ogni problema c’è un’opportunità.

Misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è.

Eppur si muove.

Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi.

Non mi pare che in questo luogo sia da passar con silenzio l’invenzione di Archimede d’alzar l’acqua con la vite: la quale non solo è maravigliosa, ma è miracolosa; poiché troveremo, che l’acqua ascende nella vite discendendo continuamente.

 

un autore a caso

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