Aforismi e citazioni di Gabriele D Annunzio
Aforismi e citazioni di Gabriele D Annunzio
La mia anima visse come diecimila!
Un angelo o un demone della notte soffia sull'incendio chiuso del mio occhio perduto.
Il privilegio dei morti: non moriranno più.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.
L'uomo a cui è dato da soffrir più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.
Io ho quel che ho donato.
Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo, non si sa il perché, non si sa come, qualcosa si rompe una diga fra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono, e precipitano.
Ricordati di osare sempre.
Et ventis adversis (anche con i venti contrari).
Memento audere semper.
Ricordati di osare sempre.
Sei un artista? E allora soffri.
Tu splendi sopra tutti gli spendori del mio pensiero, tu m'illumini di una luce che è quasi per me insostenibile.
Se tu non parlassi saresti un normale cretino, invece vuoi strafare.
Tu non sai che io ti amo! Avere un pensiero amico, assiduo, di tutte le ore, di tutti gli attimi, sentirti quando io dormo, sentirti sul mio cuore.
Rimani! Riposati accanto a me. Non andare. Io ti veglierò. Io ti proteggerò. Ti pentirai di tutto fuorchè di essere venuta a me, liberamente, fieramente. Ti amo. Non ho nessun pensiero tuo, non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te. Lo sai. Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.
Rimani. Riposati. Non temere di nulla. Dormi stanotte sul mio cuore.
Habere non haberi.
Possedere non essere posseduto.
Vivere la propria vita come se fosse un'opera d'arte.
Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza, non sa la più alte delle felicità umane
Nessun sogno della mia mente cancellerà mai un sogno del mio cuore.
Non temere! Accogli l'ignoto e l'impreveduto e quanto altro ti recherà l'evento; abolisci ogni divieto; procedi sicuro e libero. Non avere omai sollecitudine se non di vivere. Il tuo fato non potrà compiersi se non nella profusione della vita.
Quando parliamo insieme, talvolta io sento che la sua voce è l'eco dell'anima mia.
Io vorrei che tutti i tuoi sensi fossero chiusi ad ogni altra sensazione che non ti venisse da me. Ella era l'idolo che seduceva in lui tutte le volontà del cuore, rompeva in lui tutte le forze dell'intelletto, teneva in lui tutte le più segrete vie dell'anima chiuse ad ogni altro amore, ad ogni altro dolore, ad ogni altro sogno, per sempre, per sempre.
Bisogna fare della propria vita come si fa un'opera d'arte. Bisogna che la vita d'un uomo d'intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta.
Nessuna cosa gli avrebbe fatto dolore quanto l'esser da lei creduto un uomo comune.
Tu esalti la mia forza e la mia speranza, ogni giorno. Il mio sangue aumenta, quando ti sono vicino, e tu taci. Allora nascono in me le cose che col tempo ti meraviglieranno. Tu mi sei necessaria.
Non vogliamo più la verità. Dateci il sogno. Riposo non avremo, se non nelle ombre dell'ignoto.
Volete sapere i miei gusti sessuali? Beh a me piacciono 3 personalita: gli uomini le donne e me stesso...
Un sogno può avvelenare un'anima, un sol pensiero involontario può corrompere una volontà.
Stringiti a me, abbandonati a me, sicura. Io non ti mancherò e tu non mi mancherai. Troveremo, troveremo la verità segreta su cui il nostro amore potrà riposare per sempre, immutabile. Non ti chiudere a me, non soffrire sola, non nascondermi il tuo tormento! Parlami, quando il cuore ti si gonfia di pena. Lasciami sperare che io potrei consolarti. Nulla sia taciuto fra noi e nulla sia celato. Oso ricordarti un patto che tu medesima hai posto. Parlami e ti risponderò sempre senza mentire. Lascia che io ti aiuti, poiché da te mi viene tanto bene!
Il cuore è il compagno più forte.
Laudata sii pel tuo viso di perla, o Sera, e pè tuoi grandi umidi occhi ove si tace l'acqua del cielo.
Io sono nel vostro sangue e nella vostra anima; io mi sento in ogni palpito delle vostre arterie; io non vi tocco eppure mi mescolo con voi come se vi tenessi di continuo tra le mie braccia, su la mia bocca, sul mio cuore. Io vi amo e voi mi amate; e questo dura da secoli, durerà nei secoli, per sempre. Accanto a voi, vivendo di voi, ho il sentimento dell'infinito, il sentimento dell'eterno. Io vi amo e voi mi amate.
Ardisco, non ordisco.
Non ricordo più nulla. Vi amo. Amo voi sola. Penso per voi sola. Vivo per voi sola. Non so più nulla; non ricordo più nulla; non desidero più nulla, oltre il vostro amore.
E credere in te soltanto, giurare in te soltanto, riporre in te soltanto la mia fede, la mia forza, il mio orgoglio, tutto il mio mondo, tutto quel che sogno, e tutto quel che spero...
Io rinunzierei a tutte le promesse della vita per vivere in una piccola parte del vostro cuore.
Oh, s'io potessi darvi l'oblio d'ogni cosa!
Avere un pensiero unico, assiduo, di tutte le ore, di tutti gli attimi;... non concepire altra felicità che quella, sovrumana, irraggiata dalla sola tua presenza su l'esser mio;... vivere tutto il giorno nell'aspettazione inquieta, furiosa, terribile, del momento in cui ti rivedrò.
La pietà che mi venisse da voi mi sarebbe più cara della passione di chiunque altra.
Rosam cape, spinam cave.
Cogli la rosa, attento alla spina.
Il chiarore vanisce, il sopore m'adagia.
Il verso è tutto.
Giova ciò solo che non muore, e solo per noi non muore, ciò che muor con noi.
Oh! Quanto giova la cecità degli occhi al veder chiaro!
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Quel che in fondo a noi è rimasto della ferocia originale torna al sommo talvolta con una strana veemenza ed anche sotto la meschina gentilezza dell'abito moderno il nostro cuore talvolta si gonfia di non so che smania sanguinaria ed anela alla strage.
Inoltre, ci sono in ogni società alcuni curiosi che fan professione di scoprire e che vanno su le vestigia degli amori altrui con non minor perseveranza de'segugi in caccia di selvaggina.
Egli aveva in sé i germi di tutte le infezioni. Corrompendosi, corrompeva.
Non tanto egli rimpiangeva i giorni felici quanto si doleva de' giorni che ora passavano inutilmente per la felicità.
Riaccendere l'amore è come riaccendere una sigaretta. Il tabacco s'invelenisce; l'amore anche.
Ho vissuto più in quindi giorni che in quindici anni; e mi sembra che nessuna delle mie lunghe settimane di dolore eguagli in acutezza di spasimo questa breve settimana di passione. Il cuore mi duole; la testa mi si perde; una cosa oscura e bruciante è in fondo a me, una cosa ch'è apparsa all'improvviso come un'infezione di morbo e che incomincia a contaminarmi il sangue e l'aniam, contro ogni volontà, contro ogni rimedio: il Desiderio.
Ci sono amori in agonia che si protraggono ancora, per virtù dell'altrui invidia, dell'altrui ammirazione; poiché l'amante disgustato o stanco teme di rinunziare al suo possesso o al suo assedio in favore della felicità di chi potrebbe succedergli.
Ma voi dovete rinunziare per sempre al mio amore, voi dovete allontanarmi da me; dovete essere nobile e grande, e generoso, risparmiandomi una lotta che mi fa paura. Io ho molto sofferto, Andrea, e saputo soffrire; ma il pensiero di dover combattere contro di voi, di dovermi difendere contro di voi, mi dà un terrore folle. Voi non sapete a costo di quali sacrifizi ero giunta ad ottenere la calma del cuore; non sapete a quali alti e carissimi ideali ho rinunziato... Poveri ideali! Sono diventata un'altra donna, perché era necessario che io diventassi un'altra; sono diventata una donna comune, perché così chiedeva il dolore.
Credete voi che ci sia più nobiltà d'animo e di arte ad immaginare in una sola unica donna tutto l'Eterno feminino, oppure che un uomo di spiriti sottili ed intensi debba percorrere tutte le labbra che passano, come le note d'un clavicembalo, finché trovi l'Ut gaudioso?
O rinnovarsi o morire.
La Morte è qui, e la Morte è là; da per tutto la Morte è all'opera; intorno a noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi è la Morte; e noi non siamo che Morte.
...
Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo.
L'anima della terra è notturna, ma la luce del sole la nasconde più che non la nasconda la tenebra.
Vivere ardendo e non bruciarsi mai.
Questa spiritualizzazione del gaudio carnale, causata dalla perfetta affinità dei due corpi era forse il più saliente tra i fenomeni della loro passione. Un bacio li prostrava più d'un amplesso.
Ricorda di osare sempre.
L'onda sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda.
Non mai il senso della vita è soave come dopo l'angoscia del male!
Viennesi! Imparate a conoscere gli Italiani. Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libertà nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d'odio e d'illusioni. Viennesi! Voi avete fama di essere intelligenti. Ma perché vi siete messi l'uniforme prussiana? Ormai, lo vedete, tutto il mondo s'è volto contro di voi. Volete continuare la guerra? Continuatela, è il vostro suicidio. Che sperate? La vittoria decisiva promessavi dai generali prussiani? La loro vittoria decisiva è come il pane dell'Ucraina: si muore aspettandola.
Io non obbedisco se non all'Iddio! [...] Io non obbedisco se non alle leggi di quello stile a cui, per attuare un mio concetto di ordine e di bellezza, ho assoggettato la mia natura libera.
un autore a caso