Aforismi e citazioni di Fabrizio De Andre
Aforismi e citazioni di Fabrizio De Andre
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Ho licenziato Dio gettato via un amore per costruirmi il vuoto nell'anima e nel cuore...
Io questa notte ti vorrei parlare e invece parto per mandarti a dire che tu sei bella, sì, ma da ricordare bella.. più che mai.
Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore.
La fortuna sorrideva come uno stagno a primavera.
È stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.
Ho sempre avuto pochissime idee... ma in compenso fisse.
Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane. Il mio è un po' di tempo che si chiama Libero.
...grazie al cielo ho una bocca per bere, grazie a te ho una barca da scrivere e un treno da perdere...
Se dalla mia carne, già corrosa,
dove il mio cuore ha battuto il tempo,
dovesse nascere un giorno una rosa
la dò alla donna che mi offrì il suo pianto.
Per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore.
Per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore.
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.
Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile.
C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo.
Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli quando non può dare il cattivo esempio.
Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati, a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
Ama e ridi se amor risponde, piangi forte se non ti sente...
Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa.
L'inferno esiste solo per chi ne ha paura.
Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, 'ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta.
Dall'ingenuità possono nascere dei piccoli miracoli, o anche delle grandi stronzate.
Ho sempre avuto pochissime idee, ma in compenso fisse.
Cantavo imitando Modugno e d'altronde come si poteva non subire la sua influenza?
E a un Dio "fatti il culo" non credere mai.
Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.
Se fossi stato al vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare...
Passa il tempo sopra il tempo, ma non devi aver paura. sembra correre come il vento, però il tempo non ha premura.
Ma se ti sveglio e hai ancora paura ridammi la mano.
Cosa importa se sono caduto, se sono lontano...
Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?
Io cercai di imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakowsky, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto.
Con l'andare del tempo si scopre che gli uomini sono dei meccanismi talmente complessi che agiscono tante volte in modo indipendente dalla loro volontà. Allora finisci per trovare poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore. Se estendi questo tipo di indulgenza anche a te stesso riesci ad avere un rapporto meno contrastato con il tuo prossimo.
Cari fratelli dell'altra sponda cantammo in coro giù sulla terra questo ricordo non vi consoli, quando si muore si muore soli.
Ho sempre dato molto poco peso alla virtù e non ho mai capito bene perché si debba trovare tanta colpa nell'errore. Anche perché non sono ancora riuscito a capire, dopo cinquanta anni di vita, cosa sia esattamente la virtù e a cosa corrisponda l'errore. Direi che non ho nessuna verità assoluta e mi trovo quindi nell'impossibilità di conseguire a me stesso e a voi qualsiasi tipo di certezza. L'unica cosa che spero di potervi dare è qualche piccola emozione.
Coltiviamo per tutti un rancore che ha l'odore del sangue rappreso, ciò che allora chiamammo dolore è soltanto un discorso sospeso.
Ma gli uomini mai mi riuscì di capire perché si combinassero attraverso l'amore affidando ad un gioco la gioia e il dolore.
Benedetto Croce diceva che fino all'età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore.
E non Dio ma qualcuno che per noi l'ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato...
Io mi dico, è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.
Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni.
Durante il rapimento mi aiutò la fede negli uomini, proprio dove latitava la fede in Dio. Ho sempre detto che Dio è un'invenzione dell'uomo, qualcosa di utilitaristico, una toppa sulla nostra fragilità... Ma, tuttavia, col sequestro qualcosa si è smosso. Non che abbia cambiato idea ma è certo che bestemmiare oggi come minimo mi imbarazza.
Se i cosiddetti "migliori" di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po' vivremmo in un mondo infinitamente migliore.
Il mare un elemento unico separa e unisce.
Nel suo ruolo di separare stimola la nostra fantasia, quando invece unisce ci mette in rapporto costante con la realtà.
Quello che non ho è quel che non mi manca.
E poi a un tratto l'amore scoppiò dappertutto.
Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto.
Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.
Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.
Quando riascolterò il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi che la sera raccoglie.
Acqua che porta male, sale dalle scale... sale senza sale.
Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi solo i sogni che non fanno svegliare?
Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.
Giocherellare a palla
con il proprio cervello,
cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.
Come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno, come le rose.
Quello che non ho sono le tue parole per conquistarmi il cielo, per guadagnarmi il sole.
Il ministro dei temporali in un tripudio di tromboni
auspicava democrazia con la tovaglia sulle mani
e le mani sui coglioni.
Ogni tre ami c'è una stella marina
ogni tre stelle c'è un aereo che vola
ogni tre notti un sogno, che mi consola.
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale, di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte, una goccia di splendore
di umanità... di verità.
In questa canzone esprimo quello che ho sempre pensato. Che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore. Anche perché, non ho mai capito malgrado la mia età, cosa sia esattamente la virtù e che cosa esattamente sia l'errore.
Perché basta spostarsi di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa. Non parliamo poi, nello spostarci nel tempo. C'erano morali nel medioevo che oggi non sono assolutamente riconosciuti. Oggi noi ci lamentiamo, vedo che c'è un gran tormento sulla perdita dei valori, bisogna aspettare di storicizzarli. Io penso, che non è che i giovani di oggi non abbiano più valori, hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capir bene, perché siamo troppo affezionati ai nostri.
E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
E l'amore ha l'amore come solo argomento.
Venne alla spiaggia un assassino, due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura, eran gli specchi di un avventura.
E chiese al vecchio dammi il pane, ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino, ho sete e sono un assassino.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno, non si guardò
neppure intorno, ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.
Anche la luce sembra morire nell'ombra incerta di un divenire dove anche l'alba diventa sera e i volti sembrano teschi di cera. Ma tu che vai, ma tu rimani anche la neve morirà domani.
La solitudine non consiste nello stare soli, ma piuttosto nel non sapersi tenere compagnia. Chi non sa tenersi compagnia, difficilmente la sa tenere ad altri.
Poi d'improvviso mi sciolse le mani
e le mie braccia divennero ali
quando mi chiese: "conosci l'estate?"
Io, per un giorno, per un momento
corsi a vedere il colore del vento...
Prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo stato che fa?
Si costerna si indigna s'impegna poi getta la spugna
con gran dignità.
Sulla mia cattiva strada.
Mia madre mi disse
non devi giocare con gli zingari nel bosco
ma il bosco era scuro
l'erba era verde
dite a mia madre che non tornerò.
Io ogni sera desidererei rivolgermi al pubblico e dire loro che tutto quello che avete ascoltato fino ad ora è assolutamente falso, come sono assolutamente veri i sentimenti e gli ideali che mi hanno portato a scrivere queste canzoni. Ma con gli ideali e con i sentimenti si costruiscono delle realtà sognate. La realtà quella vera, è quella che ci aspetta fuori. E per modificarla, se vogliamo modificarla, c'è bisogno di gesti concreti e reali.
E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
È mai possibile o porco di un cane che le avventure in codesto reame, debban risolversi tutte con grandi puttane?
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti.
Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.
Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere, parole d'amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.
Tu prova ad avere un Mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole. Di questo Mondo ne fai parte anche tu.
È chiaro che la virtù mi interessa di meno, perché non va migliorata. Invece il vizio lo si può migliorare: solo così un discorso può essere produttivo.
E adesso imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguali, tranne qual è il crimine giusto per non passare da criminali.
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.
Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.
Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.
Il cancro e l'AIDS sono bestie educate: mangiano una ben misera razione di carne rispetto a quella che hai mangiato tu e non ti lasciano solo come tu tenti di fare con loro.
La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso.
Ho sempre avuto due chiodi fissi: l'ansia di giustizia e la convinzione presuntuosa di poter cambiare il mondo. Oggi quest'ultima è caduta.
Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà.
Mentre lui le insegnava a fare l'amore... lei gli insegnava ad amare.
Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato?
Rischiare libertà strada per strada, scordarsi le rotaie verso casa, io ne valgo la pena! Per arrivare ad incontrar la gente senza dovermi fingere innocente! Chissà cosa si prova a liberare la fiducia nelle proprie tentazioni, allontanare gli intrusi dalle nostre emozioni, allontanarli in tempo e prima di trovarti solo con la paura di non tornare al lavoro!
Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore.
... Non era il cuore, non era il cuore, trallalallalla tralallallero, non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore...
un autore a caso