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Aforismi e citazioni di Charles Baudelaire

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Aforismi e citazioni di Charles Baudelaire

 

Mi sono sempre stupito che si permettesse alle donne di entrare nelle chiese. Che conversazione possono mai avere con Dio?

Il pubblico rispetto al genio è un orologio che ritarda.

Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno.

O morte, vecchio capitano, è ora! Leviamo l’ancora.

Uomo libero sempre avrai caro il mare.

La vita della nostra città è ricca di soggetti poetici e meravigliosi. Siamo avvolti ed immersi come in un’atmosfera che ha del meraviglioso, ma non ce ne accorgiamo.

Amare le donne intelligenti è un piacere da pederasti.

L’odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Bisogna esserne avari.

La natura è un tempio dove colonne vive mormorano a tratti parole indistinte.

Il bambino è turbolento, egoista, senza dolcezza e senza pazienza; e nemmeno può, come il semplice animale, come il cane e il gatto, far da confidente ai dolori solitari.

Son sabbia i minuti, spensierato mortale, da non lasciar scorrere senza cavarne oro.

Una sera, nelle bottiglie, cantava l’anima del vino.

C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.

Grazie a Dio, esiste il malinteso.

Per il mercante anche l’onestà è una speculazione.

O morte, vecchio capitano, è ora! Leviamo l’ancora!

Ogni uomo in buona salute può fare a meno di mangiare per due giorni; della poesia, mai.

La stupidità è spesso ornamento della bellezza; è la stupidità quella che da agli occhi la limpidezza opaca degli stagni nerastri, la calma oleosa dei mari tropicali.

In ogni uomo, in ogni ora del giorno ci sono come due pulsioni simultanee e opposte: una verso Dio e l’altra verso Satana.

Il dandy dovrebbe aspirare ad essere ininterrottamente sublime. Dovrebbe vivere e dormire davanti a uno specchio.

Avrei più ricordi se avessi cento anni.

Una passione sfrenata per l’arte è un cancro che divora ogni altra cosa.

Chi non beve vino ha qualcosa da nascondere.

Ci sono tanti tipi di bellezza quanti sono i modi abituali di cercare la felicità.

Esistono solo tre esseri rispettabili: il prete, il guerriero, il poeta. Sapere, uccidere e creare.

Dio è uno scandalo, ma uno scandalo che rende bene.

Com’è grande il mondo alla luce delle lampade, e come è piccolo agli occhi del ricordo.

Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affacendata.

L’uomo passa tra foreste di simboli che lo guardano con sguardi familiari.

Ogni uomo che non accetta la condizione della vita umana vende la sua anima.

È dal grembo dell’arte che è nata la critica.

Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza.

Lavorare è meno noioso che divertirsi.

Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l’opera del fato; il bene è sempre il prodotto di un’arte.

Ciò che c’è di pericoloso nell’amore è il fatto che è delitto nel quale non si può fare a meno di un complice.

Il mondo gira solo per ignoranza.

La gloria è il risultato dell’adattamento di uno spirito alla stupidità nazionale.

La grammatica, la stessa arida grammatica, diventa qualcosa come una stregoneria evocativa; le parole risuscitano rivestite di carne e d’ossa, il sostantivo, nella sua maestà sostanziale, l’aggettivo, abito trasparente che lo veste e lo colora come una vernice, e il verbo, angelo del movimento che dà l’impulso alla frase.

Lo stoicismo, religione che ha un unico sacramento: il suicidio.

Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.

I profumi, i colori e i suoni si rispondono.

Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d’una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.

 

un autore a caso

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