Aforismi e citazioni di Bernard Berenson
Aforismi e citazioni di Bernard Berenson
Il presente mi affascina perché è relativamente facile da seguire sebbene più incomprensibile del passato.
In che modo un oggetto che non mi dà nessun piacere a riconoscerlo nel vero, diventa, in pittura, l’origine di un godimento estetico? E in modo un oggetto, piacevole in natura, mi dà un piacere più e più intenso, a ritrovano in un’opera d’arte? La risposta, a mio vedere, dipende dal fatto che l’arte esalta ad insolita attività i comuni processi psichici da cui derivano tutti, o quasi, i nostri piaceri; e li immunizza da sensazioni fisiche disturbatrici.
La storia è l’arte che non rinnega la conoscenza dei fatti.
Pare che l’arte fiorisca meglio là dove l’uomo deve correggere la natura, dove non è scoraggiato dalla sua abbondanza.
La coerenza richiede di essere ignoranti oggi come lo si era un anno fa.
Credo che un vero amore per l’arte sia un dono, quanto il crearla; e può anche essere che entrambi scaturiscano dalla stessa sorgente mentale.
Mi piacerebbe stare all’angolo di una strada molto frequentata, con il cappello in mano, e pregare la gente di buttarmi tutte le ore che hanno sprecato.
Definiamo genio la capacità per reazioni produttive contro l’apprendimento di qualcun’altro.
Ammazzare il tempo, invece di impiegarlo come la vera sostanza della vita vissuta e non semplicemente trascorsa, è il peccato dei peccati.
Nell’arte della pittura - in quanto distinta, si osservi bene, dall’arte del colorire -, quello che conta è stimolare in qualche modo la coscienza dei valori tattili; affinché il dipinto valga almeno l’oggetto rappresentato nella capacità di stimolare l’immaginazione tattile.
Due cose mi sorprendono: l’intelligenza delle bestie e la bestialità degli uomini.
un autore a caso