Aforismi e citazioni di Alda Merini
Aforismi e citazioni di Alda Merini
Ognuno è amico della sua patologia.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno.
Ci sono notti che non accadono mai.
Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro.
Amore mio ho sognato di te come si sogna della rosa e del vento.
La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.
Quando ero in manicomio, e vedevo l'erba dalla parte delle radici, ero convinta (e ancora lo sono) che il grande arazzo della volontà divina lo vedano gli angeli, mentre noi, incamminati verso l'indolenza o il sacrificio estremo, non comprendiamo nulla.
Anche la follia merita i suoi applausi.
I colori maturano la notte.
La casa della poesia non avrà mai porte.
L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile. L'aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica. Chi fa aforismi muore saturo di memorie e di sogni ma pur sempre non vincente né davanti a Dio né davanti a se stesso né davanti al suo puro demonio.
Tutti gli innamorati sono in Cristo.
Ringrazio sempre chi mi dà ragione.
La calunnia è un vocabolo sdentato che, quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.
L'alba ti rassicura e la luce... puoi finalmente sognare.
Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.
Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.
Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo.
Si dice che la creazione del Paradiso fosse la favola di un ignoto amore che a un certo punto sprigionò le ali dalla crosta terrestre, e così, raffreddandosi la terra, comparvero, al di là delle credenze bibliche, i primi voli degli angeli.
Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia perduto, straziato, raccolto, abbracciato. Ogni amore della vita mia e cielo e voragine e terra che Maggio per vivere ancora.
Si va in manicomio per imparare a morire.
Ogni poeta vende i suoi guai migliori.
Ascolta il passo breve delle cose.
Assai più breve delle tue finestre -
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato: la tua donna.
Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove.
Il poeta è sempre lontano dall'impossibile.
Ogni alba ha i suoi dubbi.
La follia è saltare sul tappeto della ragione.
Un foglio bianco, molta solitudine, qualche strappo al cuore e forse una guerra o due.
Ogni alba ha i suoi dubbi.
Vorrei parlarti del freddo del cuore, del mio cuore di radice ferita.
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.
Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
Le ali degli angeli raffreddano i poeti.
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Non sono una donna addomesticabile.
Ho avuto trentasei amanti più IVA.
Chi tace spaventa.
La pistola che ho puntato alla tempia si chiama Poesia.
A volte mi slego per motivi di salute.
Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio.
S'anche ti lascerò per breve tempo, solitudine mia, se mi trascina l'amore, tornerò, stanne pur certa; i sentimenti cedono, tu resti.
Nessuno mi pettina bene come il vento.
A volte succedono cose strane, un incontro, un sospiro, un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore. Il resto arriva da solo, nell'intimità dei misteri del mondo.
Dio mio, spiegami amore come si fa ad amare la carne senza baciarne l'anima.
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Nessuno è felice, come chi sa di esser amato.
Quelle come me non tradiscono mai, quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare. Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive... Quelle come me donano l'anima, perché un'anima da sola, è come una goccia d'acqua nel deserto.
La cosa più superba è la notte quando cadono gli ultimi spaventi e l'anima si getta all'avventura.
A chi mi chiede quanti amori ho avuto io rispondo di guardare nei boschi per vedere in quante tagliole è rimasto il mio pelo.
O donne povere e sole, violentate da chi non vi conosce.
Donne che avete mani sull'infanzia esultanti segreti d'amore, tenete conto che la vostra voracità naturale non sarà mai saziata.
Mangerete polvere come io mangio polvere cercherete di impazzire e non ci riuscirete, avrete sempre il filo della ragione che vi taglierà in due.
Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere.
E io non ti vedo accanto a nessun uomo, perché sei nata sola. Come tutte le cose tue.
Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.
C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età.
Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.
A volte l'anima muore e muore di fronte a un dolore, a una mancanza d'amore e soprattutto quando viene sospettata d'inganno.
Io sono con te in ogni maledetto istante che ci vuole dividere e non ci riesce.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra cadente e della luce che ne è venuta fuori.
Io vorrei essere aiutata ma non a capire. Perché ho capito fin troppo.
Quelle come me sono quelle che, nell'autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto.
Non mettermi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa accorgersi più di un tramonto. Chiudo gli occhi, mi scosto un passo. Sono altro. Sono altrove.
un autore a caso